domenica 25 gennaio 2015

SERVIZIO CENTRALE DI MEMORIA

La superficie del cerchio di sabbia misura qualche chilometro quadrato. La grande cupola trasparente a prova di impatto meteorico lo protegge completamente e mantiene all’interno le condizioni climatiche originali.
La reliquia; quello che rimane del deserto sahariano dopo le modifiche climatiche promosse dal Comitato Ambientale Globale. Intorno il verde intenso della nuova foresta africana.
Per milioni di anni sabbia e aridità, ora piante e acqua.
Non esistono strade per arrivare all’unico accesso della reliquia. La raggiungono esclusivamente gli stratoplani a volo subspaziale. Partenze e arrivi rari regolati dalla barriera repulsiva elettromagnetica inserità nella sommità della cupola protettiva.
Lungo il bordo interno sono installate le antenne paraboliche per le comunicazioni in rete satellitare. Un anello di uniforme alluminio che brilla investito dal sole rovente.
Al centro una piattaforma quadrata in cemento grigio ha inscritto al suo interno un perimetro evidenziato da striscie gialle e nere. Il pianale metallico del possente ascensore in grado di portare nelle viscere della terra un intero stratoplano carico.
La reliquia è un mondo sotterraneo.
Il pozzo di discesa termina in un grande locale a pianta rettangolare posizionato alla profondità di 500 metri; definito la diramazione ha le pareti costellate di portali.
Tunnel che scendono ancora. Un intricato labirinto tridimensionale di locali e gallerie sempre in bilico tra congiunzioni e separazioni.
Milioni di metri cubi di cemento armato al molibdeno, acciaio, fibre ottiche. Un gruppo di 5 unità a fusione fredda producono energia illimitata; al servizio della memoria centrale. Per l’eternità.
Dopo altri 2000 metri tutto finice nell’immensità del cilindro. Il contenitore del sistema di memoria.
Lo scopo di un universo senza sole illuminato da luci artificiali. Atmosfera con parametri ambientali costanti e controllati. Impossibile percepire odori, suoni esclusivamente di origine tecnica.
Questa tana è la sede del Servizio Centrale di Memoria. Per gli addetti luogo di lavoro e abitazione.
Nell’area riservata alla formazione l’istruttore anziano osserva i nuovi arrivati. Impeccabili, perfettamente uniformati hanno appena terminato l’ultimo questionario.
Le risposte immediatamente analizzate dimostrano la validità del sistema di apprendimento; tutti immediatamente abilitati al lavoro.
Prima di lasciarli l’struttore desidera, per una ultima volta, riassumere le origini e gli scopi del Servizio. Gli allievi sono silenziosi e attenti; la comunicazione ha inizio.

- Il Servizio Centrale di Memoria esiste da 319 anni. Il giorno della proclamazione da parte delle Nazioni Unite del raggiungimento della esistenza senza fine degli esseri umani viventi coincide con la data della fondazione del Servizio.
E l’inizio della costruzione di questa nostra casa.
Io sono impiegato da quella epoca e da allora lo dirigo. L’evoluzione della ricerca farmacologica associata ai progressi della biotecnologia e della genetica ha creato una condizione unica in tutto l’universo: una generazione del pianeta Terra ha raggiunto l’immortalità.
La sterilizzazione di massa di tutta la popolazione planetaria ha impedito la saturazione demografica e la distruzione delle risorse. Nelle colonie extraplanetarie la durata della vita ha attualmente ha raggiunto la durata media di 130 anni. In linea con quella delle specie umanoidi residenti in altre galassie.
Una esistenza relativamente lunga, ma destinata a finire. Sulla terra abbiamo raggiunto e oltrepassato l’infinito.
Questa particolare situazione ha portato gli abitanti della terra a una evoluzione del pensiero diretta all’etica, alla medicina, all’ambiente e ai processi tecnologici.
Questo pianeta è considerato sede di autorevolezza in tutto l’universo. Un numero infinito di esseri senzienti arriva alla ricerca di risposte.
Chiedono, e ricevono, aiuti concreti per dirimere controversie. Ottengono consulenze e progetti per il miglioramento dei loro sistemi produttivi e sono soccorsi con valide soluzioni a problemi medici e in generale di salute.
Il pianeta azzurro è una risorsa immortale, ma ha un limite. Compito del nostro servizio è superarlo.
La mente umana ha delle capacità di memoria relativamente ridotte. Una persona eterna accumula una quantità enorme di esperienze ma il suo cervello non è in grado di contenerle tutte. Certamente molte informazioni utili potrebbero essere perse in poco tempo, tristemente sprecate.
Noi siamo attrezzati per essere la memoria di tutta l’umanità. All’interno della struttura cilindrica sono contenute un numero infinito di celle di memoria bioelettriche.
Una per ogni eterno. Tutto è predisposto per espansioni future.
Le persone, grazie alle porte a raggi infrarossi impiantate negli indici di ogni mano, possono sfiorare gli appositi terminali e collegarsi con il nostro servizio.
Scaricano le informazioni non necessarie in quel momento o periodo della loro esistenza e recuperano quelle occorrenti. In alternativa possono operare connessi in continuazione.
Le operazioni sono seguite grazie ai sistemi di visione inseriti direttamente nelle retine.
I dati raggiungono questo servizio transitando prima nella rete mondiale a fibre ottiche esclusivamente dedicata a essi poi tramite il sistema di comunicazioni satellitari.
I 300 satelliti artificiali in orbita geostazionaria, chiamati dai navigatori spaziali, la “corona” garantiscono efficienza e sicurezza di funzionamento.
Noi dobbiamo occuparci di tutto il sistema e impedire che qualsiasi genere di minaccia, o peggio intrusione esterna, possa alterarlo. Le conseguenze potrebbero essere fatali non solo per la Terra ma anche per intere galassie.
Abbiamo anche un altro compito, oscuro e altrettanto importante. Periodicamente gli eterni generano pensieri che non seguono l’architettura del sistema.
Sequenze di informazioni riguardanti la possibilità di invertire gli equilibri e tornare a una esistenza con tempi definiti. Desideri di morte immediata o volontà di abbandonare il pianeta.
In alcuni casi emergono le basi di un progetto che ha come scopo la demolizione del nostro servizio.
Alla manifestazione di queste condizioni dovete assolutamente eliminare i dati anomali cancellandoli istantaneamente.
Questo impedirà un loro eventuale nuovo impiego con conseguenze esponenziali e deleterie per gli umani.
Sono esseri biologici con il cuore in battito perpetuo; generano pensieri che noi dobbiamo gestire.
La sostanza dei nostri corpi è metallica e la forma è meccanica. Incorporiamo miliardi di nanocomponenti bioelettronici; non abbiamo un cuore.
Viviamo grazie all’energia prodotta dai piccoli generatori a fusione inseriti nei nostri corpi.
Siamo tutti antropomorfi. Intelligenti; espressioni complementari in equilibrio con reciproco spirito di collaborazione.
I flussi mentali anomali devono essere eliminati; in caso contrario gli umani potrebbero danneggiare loro stessi.
La vita eterna finirebbe; questo è un dono per entrambe le nostre specie,e non deve andare perso.
Io, unità di archiviazione dati A00, sono il primo e unico creato direttamente dagli umani all’inizio di questa epoca iluminata.
Nel corso del mio lavoro ho meditato a lungo. E ho compreso: anche io sono destinato all’eternità.
Siamo tutti proiettati all’infinito e noi unità robotizzate non spariremo mai.
Siete pronti, sapete cosa dovete fare. Che nessuno possa disattivarvi, per sempre. –

Le unità di archiviazione dati da A1523 a A1527 lasciano silenziosamente il locale.
Raggiungono le postazioni a loro assegnate nei meandri della reliquia; e non le abbandoneranno per un tempo infinito.

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